Il viaggio abbia inizio

La maratona, per me, è molto più di una semplice corsa. È un viaggio interiore che mi porta a scoprire la parte più intima di me stesso, un'esplorazione profonda delle mie forze e delle mie fragilità. È un percorso che mi mette di fronte a sfide che sembrano insormontabili, ma che, passo dopo passo, mi insegnano a superare i miei limiti e a crescere come persona.

E così, con un fremito di emozione, inizio a pianificare il mio prossimo viaggio. Il primo passo è scegliere la maratona che sarà la meta di questa avventura.

Scorro le date sul calendario, cercando di capire se ho a disposizione le canoniche 12 settimane. È un periodo intenso, fatto di allenamenti duri e sacrifici, ma anche di gioia e soddisfazione.

Quando finalmente la scelta è fatta, prendo la mia vecchia agenda di carta, compagna fedele di tante avventure, e con la penna traccio il mio piano di allenamento.

Ogni singola parola scritta su quelle pagine è un impegno preso con me stesso, una promessa di non arrendermi, di andare avanti sempre e comunque, anche quando la fatica si fa sentire.

Da questo momento in poi, la rotta è tracciata. Il mio viaggio è iniziato e mi condurrà, tra gioie e dolori, alla linea di partenza della prossima maratona.

A volte mi chiedo se correrò sotto il sole cocente o sotto la pioggia battente, se dovrò affrontare il caldo asfissiante o il freddo pungente. Ma poi sorrido, perché so che questa è la parte più bella del viaggio: l'imprevedibilità.

Posso prepararmi al meglio, allenandomi con costanza e dedizione, ma una volta varcata la soglia di casa, tutto può cambiare. Il meteo, il percorso, le mie stesse forze.

E allora devo essere pronto ad adattarmi, a cambiare i miei piani, a trovare nuove energie.

Il percorso sarà un susseguirsi di emozioni contrastanti. Ci saranno momenti di gioia pura, di esaltazione, quando sentirò le gambe leggere e il cuore battere forte. Ma ci saranno anche momenti di difficoltà, di sconforto, quando la fatica si farà sentire e la tentazione di mollare sarà forte.

Ma io non mi arrenderò. Ricorderò a me stesso perché ho iniziato questo viaggio, cosa mi spinge a superare i miei limiti, cosa mi fa sentire vivo.

E soprattutto, cercherò di non perdere mai il sorriso. Perché il sorriso è la mia arma più potente, quella che mi aiuta a superare ogni ostacolo, a trasformare la fatica in energia, la paura in coraggio.

Ci saranno giorni in cui l'allenamento non andrà come l'avevo immaginato. Ma in quei momenti, invece di lamentarmi, mi fermerò un istante e ringrazierò per l'opportunità di correre.

Perché correre è un dono, un privilegio che non tutti hanno. E io sono grato per ogni passo, per ogni respiro, per ogni emozione che la corsa mi regala.

Io amo profondamente correre. Amo la sensazione di libertà che provo quando sono solo con me stesso, in mezzo alla natura. Amo la fatica, la sfida, il superamento dei miei limiti.

E so che, anche se dovessi sbagliare qualcosa, anche se dovessi cadere, non mi darò mai per vinto. Mi rialzerò sempre, più forte di prima, con la consapevolezza di aver imparato qualcosa di nuovo, di essere cresciuto come persona.

Tu come ti prepari al viaggio?

Buon viaggio.


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