La trasformazione della corsa: un viaggio interiore verso la serenità

In questa fase della mia vita sportiva, l'interesse e l'attenzione sono rivolti soprattutto alle sensazioni e al viaggio interiore che la corsa mi regala. Questa scelta mi permette di viverla al meglio e di non inseguire in modo ossessivo i ritmi in allenamento o in gara.

La mia reazione è frutto di anni di allenamenti e gare, dove l'unica misura di valutazione era il tempo. Lo stesso tempo che influenzava il mio umore: se avevo corso nel tempo prefissato ero felice, altrimenti ero insoddisfatto, anche se mi discostavo di pochissimo dal risultato.

Ci tengo a precisare che sono un semplice podista amatore, non un professionista.

Tutto questo mi ha portato a fermarmi un momento a riflettere e a pormi questa domanda: "Cosa vuoi fare della corsa?".

La prima risposta sincera è stata: "Io amo profondamente correre. La corsa mi regala serenità".

Da quel momento è iniziato il mio periodo di trasformazione. Ho iniziato a correre a sensazione e in modo rilassato, senza guardare ossessivamente il mio GPS. I miglioramenti al mio umore sono arrivati quasi subito.

Ogni corsa mi rende felice e grato di poter uscire a correre. L'amore per la corsa si è riacceso.

Ho fissato nuovi obiettivi e mi godo il mio viaggio interiore.

Ad oggi, la cosa più importante è esprimere gratitudine per la corsa e cercare di evitare di ricadere in quel periodo. Forse, grazie a quel periodo, ho potuto intraprendere il mio personale percorso di crescita.

Tu che rapporti hai con la corsa?

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